“L’impresa di trasformare un omosessuale in un eterosessuale non offre prospettive di successo molto migliori dell’impresa opposta” (S. Freud, 1920)
A parte l'imbarazzo per l'arretratezza dell'immagine politica, sociale e culturale che ne viene fuori, a livello internazionale per giunta, direi che, come psicologi, sulle terapie riparative per l’omosessualità non si può tacere e vale spendere qualche parola su cosa sono e come (non) funzionano.